venerdì 29 febbraio 2008

garanzie

ma chi sceglie la giuria di qualità a sanremo?
cioè io se fossi lì in gara mi incazzerei a sapere che il 20% dei voti arrivano da quei cinque che non si sa perchè sono lì ma ci sono e scelgono in base a quel che gli pare a loro.
che poi la qualità dov'è?
cioè capisco fossero discografici, giornalisti del settore o roba simile.
ma io che ne so di che gusti hanno quei cinque lì?
che finchè è Cecchetto ok, di musica de capisce almeno un po'.
poi spero che domani non ci sia più sennò è logico che vota i suoi finley.
anche la Felberbaum un po' con la musica ci azzecca.
ma che gli altri tre siano Ilaria Filippi, Nicolas Vaporidis e addirittura Moccia no.
io me ne vado se devo essere giudicato da quelli lì.
oppure scriverei una canzone d'amore banalissima così Moccia mi fa vincere.

written while listening to: Television

mercoledì 27 febbraio 2008

intermezzo pubblicitario

ho aperto un nuovo blog.
è un esperimento strano sulla televisione.
a me piace.
a voi forse no.
ma questo blog è mio, e ci scrivo quel che mi va.

ilprezzoegiusto.blogspot.com

written while listening to: Sed non Satiata

lunedì 25 febbraio 2008

di male in peggio

e noi che ci scandalizzavamo per i Finley.
a sanremo ci sono i Melody Fall.

written while listening to: Baustelle

conferme

è davvero ricominciato sanremo.
un uomo ha minacciato di buttarsi dal tetto e Pippo l'ha salvato.
come ai vecchi tempi.

written while listening to: Slint (altro che Sanremo)

sabato 23 febbraio 2008

così al volo

un pensiero rapido, che non affronta per niente il tema.
mi chiedevo, se è tanto scandaloso che le donne abortiscano, e se si pensa che nessuna donna dovrebbe sceglierlo, e se in molte donne danno ragione a questa campagna, non abortiscano e basta.
non è mica un obbligo, è una possibilità.
se qualcuno ritiene sia una vergogna, non ne approfitti.
nessuno viene costretto a farlo, se non si vuole non lo si fa.
e basta, chi crede sia sbagliato non lo faccia.
vabe, non mi piace come ho reso l'idea.
Ferrara comunque è vergognoso.

written while listening to: Battles

giovedì 21 febbraio 2008

un mondo fragile

uno della vita si può fare delle idee basandosi su niente.
e magari rimane condizionato da queste idee senza neanche sapere se sono vere o no.
e uno continua la sua vita con questo dubbio che non verrà mai fugato.
però un'idea se l'è fatta e allora qualsiasi cosa succeda lo vede come un indizio che avvalora la sua ipotesi.
probabilmente vuole dimostrare il contrario, ma lui non lo saprà mai.
e rimarrà chiuso nel suo mondo di supposizioni e insicurezza.
io mi chiedo come mai tutte le volte che tiro fuori la macchina, appena ho fatto le sette otto manovre necessarie a uscire dal mio garage e esco per chiudere il portone, si accende magicamente la luce dei vicini che illumina il cortile.
ora, io potrei pensare che visto che anche prima ero fuori dalla macchina è strano che le luci si accendano solo alla fine.
e allora rimarrei di questa idea, e ogni cosa la interpreterei come una prova a mio favore.
e infatti poi penso, ma sarà possibile che in un cortile di una casa ci sia qualcosa di simile a una fotocellula che quando rileva una presenza fa accendere le luci?
a me sembra strano per non dire improbabile.
e allora continuerei a rimanere di questa idea, e ogni cosa la interpreterei come un segno.
e allora continuerei a rimanere chiuso nel mio mondo di supposizioni, pensando che i miei vicini sono dei grandissimi bastardi che accendono le luci del cortile solo quando mi vedono andare via, dopo aver fatto le sette otto manovre necessarie a uscire dal mio garage nel buio più totale.
ma la verità, non la saprei mai.

written while listening to: The Cramps

martedì 19 febbraio 2008

parole sprecate

ho visto un film di Tinto Brass.
uuuuuuh.
ovviamente non scrivo per raccontarvi come impegno il tempo ma per dire altro.
non capisco perchè i suoi film siano ritenuti tanto "scandalosi".
sono film normalissimi come tanti altri, anzi, spesso molti film per così dire commerciali mostrano cose più spinte di queste.
in tutto il film ci saranno sì e no tre quattro scene spinte, il resto del tempo al massimo si vedono delle donne nude.
tette qua e là come ormai in ogni film, tonnellate di sedere per la nota passione del regista veneto, ogni tanto un nudo femminile integrale assolutamente fine a sè stesso e raramente un pene, che serve a far capire che qualcosa sta succedendo ma che poi misteriosamente scompare.
le scene per così dire hard, sono palesemente finte.
non viene esaltato l'atto sessuale, non si fa nulla per accentuarlo, le scene durano pochissimo e non succede praticamente niente.
spesso si maschera per fare intendere ma non far vedere cosa succede.
non si vede mai chiaramente una penetrazione o un altro atto amoroso.
anzi si capisce che non sono veri.
una scena mediamente inizia con una donna che si spoglia, sale a cavalcioni dell'uomo e si muove un po'.
e fine.
e si vede che è finto.
e non c'è dubbio.
la gente si muove a casaccio giusto per fare immaginare le cose.
addirittura una volta una ragazza doveva fare una scena di sesso orale e si vedeva chiaramente che non stava facendo niente ma muoveva la bocca più avanti rispetto alla posizione dell'uomo, come quando da bambini si fa finta di mettere una cosa in bocca muovendo la mano dietro la faccia.
insomma, in sti film non succede niente.
e io mi chiedo, la gente per cosa si scandalizza.
credo che conti più la reputazione che l'effettiva realtà delle cose.
perchè vedere delle donne nude nella pubblicità o nei film o in qualsiasi altro posto è normale, ma se qualcuno dice che Tinto Brass è scandaloso, allora la gente si indigna.
così, perchè pare si debba fare così.

written while listening to: The Fratellis

linguaccia

l'italiano non suona come una lingua ufficiale.
non sembra serio e degno di essere preso in considerazione.
sembra una lingua che fa ridere, sarà anche per quello che l'opinione globale degli italiani è dei caciaroni perditempo.
spesso ho attaccato chi traduce i titoli di libri o film in italiano facendo perdere gran parte del senso.
però mi son reso conto che non è del tutto colpa loro.
è l'italiano che non funziona.
ho visto il finale della pubblicità di un film.
ho sentito solo il titolo "non è un paese per vecchi".
e mi son detto cos'è sta cazzata?
poi ho tradotto, ed è diventato l'eccezionale "no country for old men" dei fratelli Cohen.
non rende.
anche in politica.
Veltroni con astuzia ha fatto suo il "yes we can" di Obama.
che è diventato "si può fare", che più che un motto a me ricorda il finale di Frankenstein jr.
ma vabbè.
in aggiunta volevo dire che le bandiere del PD non mi piacciono.
non che siano brutte, ma sono bianche verdi e rosse.
e da arrotolate o da lontano sembrano di forza italia.
che poi, è la bandiera italiana.
ma da quando c'è Berlusconi non possiamo più far nostra neanche quella.
se Veltroni viene a parlare qui in città credo che andrò a sentirlo.
questa volta ci sto credendo parecchio.
dobbiam dare un segnale forte.

written while listening to: At The Drive-In

lunedì 18 febbraio 2008

piccole soddisfazioni

la parte più bella del periodo pre-pasquale è fuggire il prete che viene a benedire.

written while listening to: The Arcade Fire

domenica 17 febbraio 2008

campo da calcetto cercasi

si senton sempre dei benpensanti che ogni tanto saltan fuori pensando di sembrare intellettuali e superiori alla massa con considerazioni sulle abitudini degli italiani.
quelli che parlano dei nuovi hobby della gente, e di quanto sia scontato e prevedibile passare la domenica all'outlet, o allo stadio, o a giocare a calcetto, o al parco divertimenti.
e ce ne sono altri che ora di sicuro non ricordo.
ma io questa gente non la criticherei.
se la domenica la vuole passare così, un motivo ci sarà.
e infatti un motivo c'è.
hanno trovato un rimedio allo stare in casa a guardare la televisione.
perchè saranno attività non spiritualmente elevate ma la tv di domenica è impensabile.
e io non son ancora riuscito a venirne fuori.
ho bisogno assolutamente di un hobby, o almeno di un'abitudine da italiano medio.
sarà che in città outlet non ne conosco, il Ravenna gioca di sabato e aggiungiamoci che oggi sono malato.
un tempo si poteva riposare la domenica pomeriggio guardando con piacere Quelli che.. ma poi Fazio è andato via. e poi Gene Gnocchi è andato via.
ho visto in mezz'ora con un più che mai bollito e somigliante a un puff Giuliano Ferrara.
che io mi vergogno a sentire certe cose.
mi vergogno anche a vederlo.
sarà che odio gli obesi.
o sarà che odio i coglioni.
o sarà che odio la forfora (accentosvedese docet).
che qua sto ragazzo si è montato un po' troppo la testa credo.
innanzitutto mi chiedo dove abbia abitato in questi trent'anni per arrivare così scandalizzato alla scoperta dell'esistenza dell'aborto.
poi prima è anti-aborto, poi è per qualche modifica, poi è solo un particolare, poi l'aborto è omicidio, poi a volte va bene, poi però è lo scandalo del ventesimo secolo.
sì beh, ci son state due guerre mondiali, qualche dittatura e una manciata di genocidi ma non mi farei così impressionare da questi eventi.
nel dubbio, candidiamoci alle elezioni.
oppure riparliamone, come direbbe l'ottima Paola Cortellesi.
che ora va di moda candidarsi, lo fanno tutti, perchè non lui.
ma lui mica vuole essere eletto.
vuole fare in modo che vadano in parlamento delle persone che parlino di certi temi importanti.
oppure, diciamo che visto che di idioti che gli son venuti dietro ce ne sono, portiamo un po' di voti in più al sempre splendido Silvio.
si vede che è ora di campagna elettorale, ora è dappertutto.
e a una scettica Lucia Annunziata, Ferrara ha dichiarato che il suo "partito" è quotato da sondaggi fatti da non so chi, probabilmente da Ferrara stesso, al 7%.
come no.
poi ha chiuso, pur non evitando altre stronzate, augurandosi di ottenere il ministero della sanità.
dio ce ne salvi.
poi Ferrara, da buon italiano medio, vedendo che gli altri fanno certe cose, cerca di imitarli pure lei.
avendo visto Veltroni dimettersi da sindaco, ha deciso di lasciare la sua poltrona rinforzata a 8 e mezzo.
magari diventerà un programma decente.
in questa orribile domenica ho guardato a pezzi pure Buona Domenica, perchè è scandaloso così tanto da diventare ridicolo e allora fa venire voglia di essere guardato.
ne parlerò poi perchè ormai mi sono dilungato troppo.
dovevo recuperare il tempo perduto. e ho parecchie idee.
concludendo, per fortuna che mi son svegliato presto e stamattina son riuscito a vedere almeno Art Attack.

written while listening to: Death From Above 1979

giovedì 7 febbraio 2008

uno su un milione

fare i comici non è facile.
non basta fare il numerino e finita lì.
per essere dei buoni comici, con dei buoni numeri, delle buone battute, che fanno della satira servono numerosissime doti.
non ci si può accontentare di fare due vocette e una pernacchia per far ridere.
quello si chiama bagaglino.
i comici sono persone con grande senso dell'umorismo, di grande inventiva, versatili, capaci di analizzare attentamente ogni situazione.
per fare i comici bisogna capire le cose.
ritengo i comici, quelli veri, persone intelligentissime.
non ho mai visto un comico che fuori dal personaggio dicesse stupidaggini.
senza l'intelligenza non vai da nessuna parte.
sarà per questo che tutti i comici sono di sinistra.
o almeno, io di comici di destra non ne ricordo.
a parte Lando Buzzanca, fiero ambasciatore del fascio littorio.
che a me, ridere non ha mai fatto.

written while listening to: Le Luci Della Centrale Elettrica

martedì 5 febbraio 2008

al lupo al lupo

complice la serata infelice in televisione e la definitiva conferma che non mi piace Antonello Piroso, mi ritrovo a pensare al presunto scandalo del superbowl 2004, il cosiddetto nipplegate.
parliamone e vediamo di chiarire alcuni punti.
1. se qualcuno ha trovato scandaloso la "fuoriuscita" di una tetta, probabilmente non guardava la TV da una quindicina d'anni e ha deciso di riaccenderla proprio in quell'occasione.
2. di tette se ne vedono così tante che ormai sembrano cose di tutti i giorni.
3. era scandaloso vedere una tetta negli anni '50, forse.
4. pensare di dire "non è un esempio per i bambini" è la cazzata più grande che possa esistere.
5. i bambini se volessero vedere una tetta al giorno d'oggi avrebbero mille modi per farlo.
6. i bambini vedono tante di quelle cose che se si facessero influenzare dalla televisione saremmo tutti morti.
7. le tette non offendono nessuno. stanno lì buone e zitte.
8. probabilmente nella pubblicità durante l'intervallo ci saranno state almeno cinque donne nude.

detto questo, concentriamoci su quanto sia inverosimile che sia stato un incidente.
tralasciamo argomenti che possono essere facilmente confutati, come il fatto che non portasse un reggiseno o come la presenza di un invasivo piercing.
che balli senza reggiseno direi che è plausibilissimo.
certo, ballare con un gioiello simile appeso a un capezzolo non dev'essere stato comodo.
perchè un conto è un normale piercing, un conto è quell'ornamento che se non deve essere visto, dubito valga la pensa indossare.
ora, una domanda intelligente potrebbe essere: che cavolo di vestito aveva che si è rotto così facilmente come volevano farci credere?
e visto che non si è rotto, ma quantomeno è venuto via un pezzo, perchè aveva un vestito a cui veniva via quella parte lì?
tra l'altro mentre è successo il fatto le parole recitavano "I'm gonna have you naked by the end of this song".
ma anche questo può essere un caso.
un'altra questione potrebbe da affrontare potrebbe essere come mai ci ha messo così tanto tempo per coprirsi.
ma più che altro quello che mi chiedo è, se è vero che il vestito non doveva venire via, cosa cazzo stava cercando di fare Justin Timberlake se non stava strappando il vestito.
stava forse cercando di strapparle direttamente un seno?
ai poster l'ardua sentenza.

written while listening to: We Are Scientists