giovedì 21 febbraio 2008

un mondo fragile

uno della vita si può fare delle idee basandosi su niente.
e magari rimane condizionato da queste idee senza neanche sapere se sono vere o no.
e uno continua la sua vita con questo dubbio che non verrà mai fugato.
però un'idea se l'è fatta e allora qualsiasi cosa succeda lo vede come un indizio che avvalora la sua ipotesi.
probabilmente vuole dimostrare il contrario, ma lui non lo saprà mai.
e rimarrà chiuso nel suo mondo di supposizioni e insicurezza.
io mi chiedo come mai tutte le volte che tiro fuori la macchina, appena ho fatto le sette otto manovre necessarie a uscire dal mio garage e esco per chiudere il portone, si accende magicamente la luce dei vicini che illumina il cortile.
ora, io potrei pensare che visto che anche prima ero fuori dalla macchina è strano che le luci si accendano solo alla fine.
e allora rimarrei di questa idea, e ogni cosa la interpreterei come una prova a mio favore.
e infatti poi penso, ma sarà possibile che in un cortile di una casa ci sia qualcosa di simile a una fotocellula che quando rileva una presenza fa accendere le luci?
a me sembra strano per non dire improbabile.
e allora continuerei a rimanere di questa idea, e ogni cosa la interpreterei come un segno.
e allora continuerei a rimanere chiuso nel mio mondo di supposizioni, pensando che i miei vicini sono dei grandissimi bastardi che accendono le luci del cortile solo quando mi vedono andare via, dopo aver fatto le sette otto manovre necessarie a uscire dal mio garage nel buio più totale.
ma la verità, non la saprei mai.

written while listening to: The Cramps

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