domenica 30 dicembre 2007

la risposta è nelle nostre mani

nel mondo ci saranno milioni di specie animali.
tutte con caratteristiche diverse.
alcuni simili altri meno.
alcuni hanno delle abilità più sviluppate e altre invece inibite.
alcuni sono grandi altri sono piccoli.
insomma potremmo andare avanti all'infinito.
se li metti tutti in fila, non ce n'è uno che sembra più importante degli altri.
e se proprio si deve scommettere, non so in quanti punterebbero su quello stupido uomo.
e allora perchè l'uomo ha fatto il mondo suo?
perchè ha deciso di assoggettare gli altri animali al suo potere?
in fondo l'uomo è un animale.
e perchè non fa cose da animali?
non ho mai visto altri animali con pretese così grandi.
mangiano, dormono, si riproducono e più o meno basta.
e va bene così.
sopravvivenza e basta.
l'uomo però no.
ha dovuto fare di più.
ha costruito, ha inventato, ha girato, ha scoperto.
ha distrutto.
perchè l'uomo e non un altro animale?
intelligenza?
potrebbe essere ma non penso.
i topi sono intelligenti.
è solo che sono troppo piccoli.
non possono avere grandi pretese.
i delfini sono intelligenti.
ma vivono in acqua e basta, questo non li aiuta.
altri animali però avrebbero potuto puntare sulla forza.
ma non ci sono riusciti.
forse a loro va bene così, gli basta fare gli animali.
volendo ci avrebbero uccisi tutti in un attimo.
comunque non dev'essere facile svilupparsi in un mondo fatto dall'uomo.
e allora perchè l'uomo?
ci sono animali molto più grandi, avrebbero vinto loro.
la risposta è nelle nostre mani.
è quel cazzo di pollice opponibile.
provateci voi a costruire senza pollice opponibile.
a fare il fuoco, a scrivere, a combattere e tutte quelle cose lì.
è un cavolo di dito.
la chiave dell'umanità è lì.
in cinque centimetri di dito.
più vicino e meno spiritualista di quanto si pensi.

written while listening to: New York Dolls

sabato 29 dicembre 2007

siamo obiettivi

al Qaeda sto cazzo.
secondo me, ovviamente.

written while listening to: Babyshambles
che palle chi dice e non dice.
chi vuole dire una cosa ma la accenna.
chi racconta un episodio senza dire chi riguarda.
fa i fatti e non i nomi.
ne vuole parlare ma non vuole fare quello che ne parla.
e allora fa di tutto per farselo chiedere.
crea delle coincidenze.
se vuoi parlare parla.
tanto non me ne frega niente lo stesso.
non è che racconti una storia a metà.
non ti chiederò di cosa parli.
so che vuoi che la gente te lo chieda.
che cerchi un modo per farti sentire importante.
ma non è così.
proprio no.

written while listening to: Dropkick Murphys (era ora)

pensatele meglio

in inglese per dire "forte", "figo" si può dire sia hot (che letteralmente significa caldo) sia cool (che letteralmente significa freddo).
che cazzata.

written while listening to: Melvins

venerdì 28 dicembre 2007

a non è b

che cavolo vuol dire una religione?
cioè ok ci può essere un dio e ci si può credere o no, ma una religione cos'è, a cosa serve?
ognuno è libero di intendere le cose come vuole perchè mai deve sottostare a una religione specifica?
perchè proprio quella e non altre?
perchè io non posso avere la mia?
qua siamo condizionati in modo che se uno è religioso per forza è cristiano.
ma chi l'ha detto?
se uno crede in un dio crede in un dio e basta.
non è che ha bisogno di avere pure una religione che gli dà della regole.
io credo che esiste e amen.
non devo farmi dire cosa fare.
che qua quando uno dice dio si pensa subito quel dio ma mica è per forza quello.
che poi se di dio ce n'è uno solo, cosa sono tutte ste religioni?
qual è quella giusta?
chi ha ragione?
secondo south park i mormoni, ma non so se vale.
cioè voglio dire ognuno ha le sue concezioni.
uno può credere che ci sia un dio creatore del mondo.
e finita lì.
niente dogmi niente regole.
può credere che sia buono.
e finita lì.
può credere sia semplicemente un essere superiore.
e finita lì.
perchè mai uno deve aderire a una certa religione.
uno il suo dio se lo immagina come vuole, lo adora come e se vuole e ci si relaziona come pare a lui.
come quelli che fanno un incidente e trovano dio.
ok hai trovato dio, fine.
no, diventano cattolici convinti.
perchè?
hai trovato dio, non una religione.
se proprio vuoi la religione, hai trovato dio, allora perchè non sei ebreo o musulmano?
è la società che ci condiziona con le sue idee sottintese.

written while listening to: King Crimson

sincronizziamo gli orologi

ma gli astrologi si mettono d'accordo per dire le stesse cose?
perchè alla fine devono essere credibili non è che basta inventarsi delle cose a caso.
bisogna inventarsele tutti insieme.
sennò uno dice una cosa uno ne dice un'altra e perdono di credibilità.
allora devono per forza trovare un accordo sulle cose da dire.
così uno dice cavoli dicono tutti così, allora dev'essere proprio così.
che poi tipo come fanno?
si chiamano tra di loro?
che magari si conoscono anche e si danno un colpo di telefono ma solo quelli più conosciuti.
tutti quelli delle reti private che nessuno sa chi siano chi li avverte?
possono avvertirsi tra di loro ma c'è il rischio che poi dicano cose diverse da quelli famosi.
magari c'è un gran consiglio che dice cosa dire e tutti ma proprio tutti dicono così.
tipo una newsletter.
che te se decidi di fare l'astrologo ti iscrivi e ricevi una mail con scritto l'oroscopo.
però così alla fine non lavori, quindi bisognerà pagare per questo servizio.
è una grandissima lobby.
se non paghi dici cose diverse e nessuno ti ascolta più.
se paghi ti adegui agli altri e continui ad essere credibile.
poi puoi sfruttare la tua immagine e provare a fare qualche guadagno extra.
ma quei soldi il grande capo li vuole.
è mafia.
il racket dell'oroscopo.
e qualcuno dovrà fermarli.
che poi che cazzata è che uno perchè nasce in quel giorno lì fa quelle cose lì.

written while listening to: The Mojomatics

odioodioodio

odio profondamente tutte quelle persone che non sanno parlare.
che credono che anni di storia ci abbiano portato a una lingua che possiamo stravolgere come ci pare.
che infilano soggetti e predicati dove gli pare, che aggiungono un'acca qua e là perchè suona bene.
quelli che sbagliano i congiuntivi, che non mettono la punteggiatura, che costruiscono frasi senza soggetto.
chi non sa come si scrivono le parole.
chi usa un linguaggio forbito senza poterselo permettere.
chi sfoggia lingue straniere un po' a casaccio.
e spesso si credono superiori.
e magari proprio loro mi diranno è vero, hai proprio ragione.
oppure è vero ai proprio ragione.
chiunque voglia sentirsi chiamato in causa lo faccia, magari sto parlando proprio di lui.
ma non penso.
perchè io so di chi sto parlando.

written while listening to: Orange

giovedì 27 dicembre 2007

premi oscar

"Fucking Jews...
The Jews are responsible for all the wars in the world"

Mel Gibson, luglio 2006


(non è un film, è la vita vera)

written while listening to: Fugazi

all about perspectives

da quando guido, è la prima volta che rivedo l'autostrada.
è opprimente.

written while listening to: Belvedere

martedì 25 dicembre 2007

saggezza popolare

questa è di mia nonna:

"ieri sera stavo guardando la tv ma mi sono arrabbiata e l'ho spenta.
dicono sempre di fare economia e di risparmiare sulla luce e poi là dal vaticano c'è un albero enorme pieno di luci che se ne usassero la metà vivremmo un anno intero."

anche durante il pranzo di natale possono venire spunti interessanti.
ascoltate i nonni, loro sanno molte più cose di voi.
in genere lo si dice per far contenti gli anziani parenti ma spesso è anche vero.
perchè poi la mia altra nonna ha detto che è andata a messa ieri alle cinque, perchè han detto che valeva come quella di natale.
cioè sara mai una religione ridicola?
ti danno tipo i bonus.
se vieni oggi hai in omaggio la messa di domani.
puoi permetterti di non andare se hai accumulato abbastanza punti fedeltà.
e ogni dieci confessioni una boccetta di acquasanta in regalo.

written while listening to: Saetia

lunedì 24 dicembre 2007

la tv che piace a noi

la televisione è così banale che riesce a stupirmi.
dalla mitica Alda d'Eusanio il luogo comune fatto programma.
non conosco lo show ma questa non potevo perdermela.
un ragazzo pseudo punk è il protagonista della puntata di oggi.
e tutti si chiedono perchè debba essere così diverso dagli altri, se ha amici normali, come mai ha fatto questa scelta.
se ha dei problemi personali, della rabbia da sfogare.
hanno anche fatto sentire una canzone.
immancabili i commenti più facili del mondo, roba che non si sentiva da un po'.
bisogna capire questi ragazzi, cercare di indirizzarli su un'altra strada.
come mai gli piace questa musica così cattiva?
chissà dove porterà.
diventerà un delinquente.
e andrà nei boschi a fare sacrifici umani.
poi si trasformerà in un vampiro.
poi scenderà satana tra di noi.
poi ci nutriremo di carne umana.
poi la terra imploderà su sè stessa.
e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata.

ogni tanto fa bene un evento che ti fa apprezzare la tua intelligenza.

written while listening to: The Dresden Dolls

domenica 23 dicembre 2007

qualcosa bisogna dire

per la serie quando non succede niente nel mondo.
in questi giorni i più bei telegiornali di sempre.
si apre con la nostra serie di tragedie preferite; nell'ordine servizi su: Garlasco, Perugia, Maddie, Cogne.
si chiude con altri servizi pregnanti come il grande esodo, il raffreddore, il derby e per finire la spesa per il cenone di natale.
quando non si sa come riempire mezz'ora di informazione.

written while listening to: 1990s

sabato 22 dicembre 2007

trovate le differenze

in finlandia sugli autobus c'è la connessione wireless a banda larga gratuita.

in italia sugli autobus ci sono le cicche attaccate ai sedili e ti rubano il cellulare.

written while listening to: The Mars Volta

giovedì 20 dicembre 2007

tanto rumore per nulla

odio preoccuparmi senza motivo.
è per questo che odio i telegiornali del pomeriggio.
sono a un orario improponibile, non ti verrebbe mai in mente che a quell'ora c'è un tg.
arrivano così senza dire niente nel mezzo della programmazione normale.
in mezzo ai cartoni, o alle fiction, o allo sport.
per questo mi preoccupo sempre e penso sia un'edizione straordinaria perchè è successo qualcosa di grave.
nessuno si aspetterebbe un tg in quel momento.

written while listening to: ...A Toys Orchestra

mercoledì 19 dicembre 2007

seguendo le orme

sarà contenta la madre di Britney Spears nel sapere che la sua altra figlia, Jamie Lynn, sta seguendo le orme della sorella maggiore.
no, non sta incidendo un disco.
no, non sta girando un video.
no, non sta creando una linea di abbigliamento.
no, non sta lanciando un profumo.
Jamie Lynn ha dichiarato oggi di essere incinta di 3 mesi, e di voler tenere il bambino.
il padrè è tale Casey Aldrige, 19enne da tempo fidanzato della Spears.
i due si sono conosciuti in chiesa.
cosa c'è di così particolare?

Jamie Lynn ha 16 anni.
i due si sono conosciuti in chiesa.

written while listening to: Shitdisco

martedì 18 dicembre 2007

gioventù firmata

mi ricordo il mio primo giorno di liceo.
mi ricordo facce smarrite e spaventate.
mi ricordo facce di bambini non ancora cresciuti.
mi ricordo tenerezza, inesperienza e spensieratezza.
mi ricordo com'ero, etnies ai piedi e vestiti due taglie più grandi.
mi ricordo quattordicenni che sembravano quattordicenni.
felpe e jeans, nike ai piedi.
poca attenzione a come si appariva.
ancora voglia di essere liberi e la consapevolezza non ancora raggiunta di questa nuova esperienza.
è strano passare dalla terza media alla prima liceo.
prima eri il più grande della scuola, magari eri conosciuto da molti, ma comunque eri superiore in un modo o nell'altro.
poi vieni catapultato, ancora nei tuoi sogni da bambino in un nuovo mondo.
non sei più superiore. non sei più il più grande. non conti più niente.
sei l'ultimo arrivato.
e questo lo capisci, senza che nessuno te lo faccia pesare.
ma è giusto così.
avere rispetto per chi è lì da più tempo di te, progredire di passo in passo nel corso degli anni.
non puoi pretendere che tutto vada bene da subito.
non c'è un momento in cui le cose cambiano.
è un lento avanzamento, verso una condizione migliore.
ma non puoi pretendere che tutto vada bene da subito.
le nuove generazioni sono diverse.
io, quando ero in prima, stavo coi miei amici e non davo fastidio a nessuno.
quand'ero in prima, non pensavo di essere più importante di chi era più grande di me. non volevo dimostrare niente. non andavo in giro a fare la persona vissuta. sapevo di non potermi permettere di fare quel che volevo. io guardavo con ammirazione e rispetto i più vecchi.
io, quand'ero in prima, non mi permettevo di fare il figo con uno di quinta.
testa bassa e poche parole.
io quand'ero in prima, eravamo ancora bambini. con la voglia di divertirsi con innocenza.
tutti con le nostre differenze, tutti che sembravamo bambini.
ora arrivano i nuovi personaggi.
tutti uguali.
tutti firmati.
in prima.
a quell'età me ne fregava relativamente delle marche. e i fighetti maledetti avevano dolce e gabbana come massima espressione.
ora, arrivano con mille euro addosso. ora, pensano di poter fare quello che vogliono.
ora, si credono i padroni del mondo. ora, sborazzano per i corridoi come fossero chissachì.
ora, non mostrano tanto rispetto.
io, quand'ero in prima, testa bassa e poche parole.
ora, ci si prende troppe libertà.
ora, sono tutti truzzi.
tutti.
truzzi.
a 14 anni.
li senti parlare di cocoricò e non so quali altri locali.
a 14 anni.
li senti dire che fanno i pr.
a 14 anni.
mi piacerebbe sentirli parlare di dragonball.
a 14 anni.
li vedi.
prada, moncler, cellulari, ipod, motori, discoteca, fumo, alcol, sesso.
noi, che i più fortunati avevano un motorino, il cellulare era il nokia, in discoteca ci si andava (non io) la domenica pomeriggio, ci si vestiva con le felpe lonsdale, la musica ce la ascoltavamo nel lettore cd, la sera vedevamo gli amici, bevevamo bacardi e ci si dava i baci in bocca se eri figo.
noi che comunque ci divertivamo, perchè sapevamo di avere 14 anni.
che comunque ci divertivamo, perchè non pensavamo di averne 18.

in prima quest'anno c'è pure un emo.
e io lo ammiro.
si è poi scoperto che non è un emo ma ha solo i capelli così. ma lo ammiro lo stesso.
perchè in una generazione tutta uguale, tutta orientata dalla stessa parte, senza qualcuno che si differenzi dagli altri, lui è diverso. lui ha avuto il coraggio di differenziarsi.
è come vuole essere. non come deve essere.
e per questo, io lo ammiro.

written while listening to: 65daysofstatic

dejàvu

in tv ho visto una pubblicità che mi ha colpito.
è la pubblicità di un programma che deve iniziare stasera su italia uno.
c'è il buon vecchio amadeus che canta una canzone e sbaglia una parola del testo.
è la pubblicità di canta e vinci - il gioco dove le parole contano, o qualcosa di simile.
ma io questa pubblicità l'ho già vista.
io questo gioco lo conosco.
e perchè lo conosco?
perchè è andato in onda domenica sera, su raiuno, condotto da pupo. (col grande ritorno di demo morselli).

cioè fate due programmi uguali?
nello stesso periodo?
bel colpo.
alla faccia degli accordi rai e mediaset, ora le due reti propongono due programmi identici.
per fortuna, non ne guarderò nemmeno uno.

written while listening to: Wolfmother

lunedì 17 dicembre 2007

la linea di confine

la religione più seguita al mondo si basa su un testo sacro scritto teoricamente 2000 anni fa o giù di lì.
un solo libro è in grado di dettare leggi, influire sulle scelte e sui comportamenti delle persone, a una distanza di tempo così grande.
amo pensare che i libri del passato spesso sono interpretati male.
che prendiamo per vere delle cose solo perchè sono scritte su dei libri di autori importanti.
amo pensare che in realtà oltre a quei pochi che ci sono pervenuti, anche un tempo come ora si scrivevano milioni di libri.
e solo alcuni sono giunti fino a noi, ma su questi basiamo la nostra conoscenza.
amo pensare che si parlava dei più disparati argomenti, e che molti libri erano pura immaginazione.
amo pensare che in un futuro lontano qualcuno troverà dei libri scritti ai giorni nostri.
e penserà che parlano di cose vere.
e allora si dirà che nel 1984 il grande fratello ci spiava, che nel 2001 c'è stata un'odissea nello spazio e via discorrendo.
guerre tra alieni, conquista di mondi perduti, poteri paranormali.
ma si penserà fosse davvero così, perchè è scritto sui libri.
però anche noi ci diamo un limite di verosimiglianza.
quando leggiamo un testo antico, tracciamo un'ipotetica linea di confine oltre il quale no, non può essere vero.
guerre, amori, grandi condottieri: tutto vero. è scritto sui libri.
divinità con sembianze umane che scagliano saette: impossibile, sono leggende popolari, religione pagane e blablabla.
e la Bibbia?
no, quello è vero.
è scritto sul Libro.

written while listening to: Gogol Bordello

domenica 16 dicembre 2007

la quiete non è la quiete

come dissi a suo tempo, il post sulle band e sui loro nomi nasce da un'altro discorso.
se uno si crea un'idea dal nome rischia di rimanere spiazzato.
potresti ascoltare i perturbazione aspettandoti urla strazianti, caos e suoni pesante, per poi scoprire che in realtà non è così.
e dal lato opposto, ci si potrebbe aspettare musica melodica in due accordi, parole d'amore e violini prima di conoscere la musica dei la quiete.
si può dire che proprio sono uno l'opposto dell'altro. magari l'han pure fatto apposta.
ma tutto questo per dire cosa?
per dire che i la quiete sono un ottimo gruppo davvero.
certo approcciarsi alle loro sonorità non è subito facile se non si proviene da esperienze musicali simili.
la prima volta che li ho ascoltati pensavo che le casse del mio computer non funzionassero bene.
per fortuna che era così, sennò davvero sarebbe stato osceno.
ma a casse riparate wow, ti colpiscono fin dal primo momento.
e possono far presa su qualsiasi pubblico perchè nella loro musica (nel cd La fine non è la fine specialmente) c'è davvero tutto.
a iniziare dai testi, che riescono a affrontare vari aspetti senza mai una parola banale. nella loro brevità è detto tutto, non c'è niente da aggiungere non perchè non sanno dire altre ma perchè non serve dire altro. sono frasi incisive, ad effetto che ti prendono al primo ascolto.
e questo nonostante spesso le parole proprio non si distinguano.
e questo è anche il bello. l'imperfezione.
non c'è mai un suono pulito, perfetto come se studiato e pianificato.
è musica sincera, grezza. musica che riesce a contciliare urla strazianti a chitarre melodiche, riff taglienti a parole importanti, note che spuntano e rompono un'apparente armonia.
anche i testi stessi non sono perfetti, sia nella scrittura che soprattutto nell'esecuzione vocale ma rendono ancor di più questo senso di agonia, che parla di rabbia e disordine, di insoddisfazione e inquietudine.
e sono canzoni che ti ritrovi spesso a canticchiare.
a vederli poi, sembrano cinque ragazzi qualunque, che magari incontri per caso al laser game.
stando un po' stretti si può tranquillamente definire il genere emo violence o screamo. messaggio per chi pensa emo ugual frangette ugual tristezza.
ora, se non l'avevate mai fatto prima, dovete per forza ascoltarli. almeno per dire di averlo fatto.
non dirò a nessuno che avete scaricato le loro canzoni.
per chiudere, qualche randomica imprecazione a chi dice che la musica in Italia è morta.
certo, a guardare le classifiche è così, ma oltre c'è una scena in continuo cambiamento che sta portando sempre più spesso piacevoli novità. solo che non ci si interessa troppo ai talenti di casa nostra. pensate, questi ragazzi vanno in tour in giappone, islanda, australia.
e da noi in quanti li conoscono?

"dannoso turbare il sonno delle persone, cavie immerse nel torpore da loro voluto"

written while listening to: La Quiete (obviously)

giusto tre punti

tre piccole considerazioni sulla tv domenicale:

1. Lino Banfi è entrato nei cuori degli italiani nel 1984 interpretando il personaggio di Oronzo Canà ne L'allenatore nel pallone ed è diventato uno dei personaggi cardine dei b-movies nostrani o della cosiddetta commedia sexy all'italiana.
ora, a distanza di 23 anni, sarebbe il caso di smetterla.
perchè vederlo ancora fare il pirla a guida al campionato, alla tenera età di 71 anni, è un po' ridicolo, e mette pure un briciolo di vergogna.

2. il cast di Natale in crociera ci ha strarotto i maroni.
abbiamo capito che deve uscire il film. ma non è possibile vederli ogni santissimo giorno in qualsiasi trasmissione esistente in televisione.
peraltro, a promuovere un film che probabilmente come tutti gli altri, farà schifo.

3. buona domenica è il programma più trash che esista.
è addirittura imbarazzante


wow, questa giornata rivela continue sorprese.
ritorno dopo due orette per aggiungere a questa lista l'intervento a controcampo di Silvio Berlusconi, con la sua carica di sferzante simpatia e battute da quinta elementare.
che giornata.

written while listening to: Mae

sabato 15 dicembre 2007

forse che sì forse che no

breve appunto mentale.
è da ieri che ascolto queste due canzoni.
una è Magick dei Klaxons e l'altra è Brianstorm degli Arctic Monkeys.
non che siano due canzoni che meritino così fortemente la riproduzione in loop continua.
è che ieri ascoltando Myths of the near future, appena è partita quella canzone mi è venuto sto dubbio.
e continuo a non capire se è una cosa che pare a me e ormai non riesco più a capire la verità perchè sono condizionato, oppure se è davvero così.
diavoli a me quelle canzoni sembra si assomiglino un po troppo.
sia nel riff sia nel cantato. insomma bo qua qualcosa mi puzza.
ma nessuno ha ancora denunciato l'altro percui magari non è vero.
e va tutto bene così.

written while listening to: Klaxons

giovedì 13 dicembre 2007

scene pietose

notizia di oggi, l'immobiliarista Danilo Coppola ritorna in carcere.
in effetti non si può dire avesse capito bene il significato di "arresti domiciliari".
tralasciando il fatto che il domicilio in questione è probabilmente una villa con piscina, i poliziotti non devono esser stati tanto gentili da spiegare che non poteva ricevere visite o fare telefonate.
pensa te la giustizia come funziona male.
ora, riassumiamo brevemente perchè questo personaggio è tristemente noto perchè il punto a cui voglio arrivare è un altro.
incarcerato nel marzo 2007 con le accuse di bancarotta, riciclaggio, associazione a delinquere, appropriazione indebita.
roba da niente.
la finanza che, poveretto, lo "perseguita" si chiede cosa c'entrasse con la scalata a antonveneta e bnl, e come mai certe sue società, controllate guarda caso sempre dalle stesse persone, a un certo punto fallissero improvvisamente lasciando buchi da circa 100 milioni di euro.
ma lui l'abbiamo detto è un perseguitato.
a novembre è ricoverato per un arresto cardiaco e cade in coma. e su questo diamogli ragione.
dopo questo però rimane agli arresti domiciliari per le gravi condizioni di salute.
condizioni che, guarda un po' , si scoprirà con una perizia non siano poi così serie.
il film si conclude settimana scorsa con una fuga in stile Houdini dall'ospedale in cui doveva essere operato.
dov'è finito il nostro eroe?
non temete, sta bene: qualche ora dopo si è fatto intervistare da SkyTG24, per poi riconsegnarsi alla polizia.
e la storia a questo punto la sapete.
quello che mi fa ribrezzo in questa storia e vedere gente scendere in piazza a difendere questa persona.
"non ha fatto niente di male"
cazzo, ma stiamo scherzando?
il signor Coppola ha rubato dei soldi, e non i 50 centesimi del carrello della spesa.
tanti soldi. i vostri soldi.
e non certo per ridarveli come un moderno Robin Hood.
e con che coraggio andate a dire che è innocente?
"ha solo rubato dei soldi non è mica un crimine così grave"
questa devo ammettere mi è piaciuta. certo in fondo noi a fine mese guadagnamo caramelle, la spesa la facciamo dando al negoziante dei bottoni e le bollette le paghiamo con i lacci delle scarpe.
cosa vuoi che siano questi "soldi". 400 milioni di soldi.
finchè non mi ruba le caramelle può far quel che vuole.
ma l'ultima è la perla. oppure, "questo è il genio" come direbbe il buon Ciccio Valenti.
"ma neanche io le pago le tasse, non sono mica in galera. è lui che è perseguitato."
sì, da dei cattivoni che non si sa perchè non apprezzino che si diventi ricchi rubando i soldi.
e tu, evasore che non sei altro, fila subito in galera. così fai compagnia al tuo amico.
come sempre scusate, ma sono di parte. e neanche lo nascondo.

per chiudere una news dal mitico Studio Aperto, fonte di eccelsa cultura.
Elisabetta Gregoraci presenta il calendario Codacons, in cui è alle prese con bollette e mestieri di casa.
commenta la soubrette: "capisco quanto è difficile arrivare a fine mese ed è questo che cerco di far vedere."
per favore.

written while listening to: Kyuss

mercoledì 12 dicembre 2007

non si giudica un libro dalla copertina

avete mai pensato a come il nome che una band si sceglie possa già influenzare la sua musica.
o almeno l'idea che la gente si può fare della sua musica.
bisogna stare attenti perchè già trovandosi un nome di un certo tipo si può rischiare di essere ingabbiati in un etichetta a cui poi è difficile sfuggire.
specialmente per chi non ascolta veramente la musica ma si limita a tradurre i nomi dei gruppi.

"Oddio fanno death metal non mi piacciono"
-no, si chiamano solo eagles of death metal-


è come se ci fosse una legge non scritta ma che tutti gli addetti al settore sanno. forse appena si fonda un gruppo qualcuno viene a dirtela. dovrei provare.
sì insomma voglio dire, i gruppi punk non hanno più di due parole ed è meglio se sono parole di disgusto o rabbia; i gruppi metal hanno nomi tetri; i gruppi ska hanno "ska" nel nome (-.-) ; i gruppi indie-rock hanno nomi lunghi o nomi che iniziano con "the" ; i gruppi pop hanno nomi teneri.
pensate se si facesse confusione, se qualcuno ignorasse questa regola, se non fosse venuto l'omino a raccontargliela.
ci sarebbe un gruppo black metal chiamato Sweet Honey, i punk I'd love to go to prom with you, la pop Grief e così via. il cantante country Kenny MC aka The Shizzle.
non sarebbe possibile.
e pensate come sarebbe la storia se i gruppi che conosciamo avessero un altro nome.
i Black Sabbath si volevano chiamare "Earth", i Cure "Goat Band", i Deep Purple "Roundabout", i Joy Division "Stiff Kittens", i Nirvana "Faecal Matters", i Velvet Underground "Primitives" (tipo Mal dei Primitives).
ma il meglio sarebbero stati i Led Zeppelin, passati alla storia come "Whoopie Cushion" (il cuscino che se lo premi scoreggia).
e involontariamente, un po' tutti ci facciamo un'idea del gruppo già dal nome.

infatti tutto questo discorso era nato per dire un'altra cosa ma ormai mi sono dilungato troppo, e la dirò un'altra volta.

written while listening to: Interpol

martedì 11 dicembre 2007

richieste insolite

ma secondo voi la gente che vi fa le richieste di amicizia su myspace guarda i vostri profili?
al limite capisco i gruppi musicali che hanno l'add compulsivo e aggiungono chiunque per sembrare fighi.
comunque secondo me la risposta è no.
ero qui tranquillo che sistemavo la musica nel mio computer quando il mio gmail notifier (fa figo dirlo in inglese) mi avverte che è arrivata una mail da myspace con una richiesta di amicizia.

"La Destra Ravenna gradirebbe essere aggiunto al tuo elenco amici"

ora, io penso che annoverare il subcomandante Marcos, Che Guevara e Emiliano Zapata tra i propri eroi sia un segno chiaro che quell'utente probabilmente non è simpatizzante de "la Destra".
cazzo no che non voglio essere vostro amico!
e me ne guardo bene.
però ho visitato la loro pagina.
ci sono pure le canzoni.
wow.
commenti però ancora nessuno.
forse la gente un po' si vergogna.
non ho accettato l'invito, ma neppure ho scritto niente.
un po' democristiano in questo devo dire.
mi son stupito di vedere qualche conoscenza tra gli amici.
c'era anche Gus van Sant a dire il vero. che poveretto dubito c'entri veramente qualcosa.
per inciso, Gus van Sant è pure gay.
a chi interessa comunque il 14 dicembre c'è la riunione di partito.
spero non vi interessi.
scusate, ma sono socialista.

vado a vedere i Simpson.

written while listening to: Offlaga Disco Pax

la città non ha suoni

sabato sono uscito in bici.
la strada bagnata, il cielo cosparso di nuvole, l'odore della pioggia ancora nell'aria.
il freddo pungeva, penetrava attraverso il giubbotto e ti paralizzava.
si faceva persino fatica a pedalare, andavo avanti solo con la prospettiva della meta.
ma solo in quel momento, in apparenza così opprimente, ho realizzato una cosa stupenda.
io procedevo per la mia strada, tra le vie del centro, e potevo nettamente percepire tutto ciò che mi stava attorno; carpivo le immagini, gli odori, i pensieri della gente, le emozioni.
mi era possibile immaginare tutto, tranne i suoni.
la città non aveva suoni.
non si sentiva niente: nessuno sfrecciare di macchine, nessun pianto di bambino, nessun discorso tra le persone, niente di niente.
ed era stupendo.
era come essere sospesi in un mondo incantato, era come se non volessi sentire niente.
perchè le macchine poi sono passate, ma anche quando erano a due metri da me non potevo scorgerne il rumore.
ravenna è una città senza audio.
come se spegni l'mp3 (già, non ho un iPod) e ci metti un po' a riprendere contatto con la realtà.
si sentiva un fischio che sibilava nelle orecchie.
questo fischio mi ricordava che in fondo tutto questo non era vero, o quantomeno non poteva durare a lungo.
è stata dura ma ho dovuto accettarlo, prima o poi sarebbe finito.
e per questo mi son goduto questo momento fino in fondo.
e sono stati dieci minuti stupendi.
fino ad arrivare in via canale molinetto; lì le macchine non puoi far finta di non sentirle. non puoi permetterti di non sentirle.
ancora però, girando per il centro, cerco fortemente questa sensazione.
mi muovo cercando di non sentire, di tenere lontano ciò che non voglio sentire.
ma è difficile.

per chiudere adeguatamente questi pensieri elevati, si sappia che stavo andando a giocare a Jackass: The Game

written while listening to: Tre Allegri Ragazzi Morti

lunedì 10 dicembre 2007

senza un inizio non ci può essere una fine

i motivi per cui ho deciso di "aprire" questo blog potrebbero sembrare validi ma probabilmente non lo sono.
è più che altro un posto dove poter registrare i miei pensieri in libertà.
non ho la pretesa che venga letto da molte persone, anzi magari preferisco che rimanga una cosa mia, un mio piccolo rifugio privato.
sì, potrei scrivere sul blocco note e tenermele nel mio computer ma non saremmo uomini se non fossimo un po' egocentrici.
magari non piacerà quel che scrivo, le mie opinioni non saranno condivise ma sinceramente la cosa non mi tange più di tanto.
sarò felice però di avere discussioni interessanti.
non so neanche di cosa parlerò.
del più e del meno, di quello che avrò in testa, di ciò che mi ha colpito in quel momento.
senza distinzioni di argomenti; politica, tv, religione, scuola, musica, cinema e così via.
qualsiasi cosa è degna di un pensiero e non ce n'è una che possa pretendere di superare le altre.
più che altro mi lamenterò penso; è molto più facile che apprezzare qualcosa.
magari, così come l'ho aperto un po' per caso, chiuderò questo blog domani.
magari.

written while listening to: Joy Division