venerdì 18 gennaio 2008

cose di cui mi pentirò

sono stato un po' assente.
la mia vita necessitava di essere vissuta.
più che altro mi erano richieste competenze su Hegel, Marx, le derivate e quant'altro.
non ho scritto per tipo tre giorni.
credo non fosse mai successo.
è stato strano.
ho buttato giù parecchi appunti e adesso per recuperare li pubblico un po' così a casaccio, anche se è passato un po' di tempo dal momento a cui mi riferisco.
mi frega il fatto che sto sempre in salotto e ho il computer in camera.
ho milioni di idee ma non ho la voglia di andarle a scrivere.
provo a affidarmi alla mia memoria ma perdo un buon 50% di quello che le affido.
provo a appuntarmi delle note sul cellulare ma scrivo una mezza parola per ricordarmi un concetto e poi quando li rileggo non capisco a cosa mi riferivo.
non credo ve ne freghi troppo.
comunque.
due paroline buttate lì.
il mondo gira alla rovescia.
le certezze che c'erano una volta sono state ribaltate.
senza preavviso.
come se qualcuno tirasse con violenza il tuo tappeto di abitudine su cui sei saldamente appoggiato e ti facesse vedere il mondo sottosopra.
che metafora del cazzo.
l'altro giorno a scuola, davano dei volantini prima dell'ingresso.
per la prima volta nella mia vita, ho visto un picchetto dei ragazzi di comunione e liberazione.
il mio tappeto era stato tirato.
e mi ci hanno pure avvolto in questo tappeto.
ho buttato il volantino appena ho letto il titolo, devo far vedere i miei pregiudizi religiosi.
ma la cosa brutta è che per me non avevano neanche troppo torto.
non l'ho detto a nessuno, ovviamente.
con il loro finto buonismo e la loro devozione troppo palesemente sbandierata, ma non avevano torto.
protestavano contro l'esclusione del Papa dalla Sapienza.
cioè, protestavano. diciamo che dimostravano interesse.
questa faccenda mi ha un po' scosso perchè per una volta non mi sono sentito così disgustato verso chiunque sembri religioso.
non sapevano bene cosa pensare.
cioè, voglio dire, passo il tempo a criticare il Papa, le sue parole inutili, i suoi discorsi troppo banali o troppo esagerati, la sua interferenza nella politica italiana.
e so perfettamente che è una vergogna che sia stato invitato a inaugurare un anno accademico di una facoltà scientifica chi la scienza dimostra di odiarla, così come il progresso della mente umana.
ma dai, far tutto sto polverone mi sembra esagerato.
così passiamo troppo apertamente dalla parte del torto e ci tocca sentire senatori impomatati con idee contorte nel cervello accusarci di essere faziosi, di negare la libertà di parola e blablabla.
potenzialmente avevamo ragione, ma si è voluto strafare.
era giusto essere contrari, è stato troppo manifestare così apertamente.
potevamo farlo venire, e contestare indignati.
ascoltarlo e andarcene.
lasciare la sala vuota.
organizzare un' "altra" conferenza.
così non avremmo mai avuto torto cazzo.
ma così per me no.
e per questo sono scosso.
ho difeso il Papa.
ma non succederà mai più, sia chiaro.
non provate a usare questo post contro di me.
lo cancellerò piuttosto che confermare quel che ho fatto.
bah.
ho sentito a Blob un giusto pensiero di don Gallo, uno dei pochi preti che sento di stimare.
[cazzo oggi sparo alto. ma don Gallo non conta, lui è un grande uomo, poi in fondo è un prete ma non lo fa sembrare così apertamente]
ha detto che avrebbe continuato a difendere il Papa affinchè potesse parlare liberamente ovunque, ma è ora che la chiesa capisca che deve smetterla di intromettersi in ogni questione di attualità e nelle decisioni dello stato.
o qualcosa di simile, il senso era quello.
Dario Fo per me resta uno degli uomini più intelligenti del mondo.
non c'entra niente, ma oggi l'ho rivisto dopo tanto tempo da Augias e mi ha fatto piacere.

written while listening to: King Crimson

Nessun commento: